Ho conosciuto il mio programma “per perdere peso” nella primavera del 2017, prima di una vacanza a Tenerife. Su Facebook c’era la promessa ben precisa di otto settimane più una. (se poi vuoi sapere come ho iniziato, basta che clicchi sulla foto)
Questo era ciò che volevo: perdere chili, in fretta!
Fin dall’inizio, tutto mi è sembrato un gioco e mi divertiva molto capirne le regole perché, giorno dopo giorno, guadagnavo ottimi risultati, sia nel peso che nel mio aspetto fisico in generale.
Ci si è messa anche mia figlia, la sua problematica di peso era più importante della mia: per me sono stati 12, lei ha perso quasi trenta chili in 6 / 7 mesi. La seconda è una foto di ora: è dunque chiaro che si è trasformata (da bella qual’è sempre stata a …) BELLISSIMA!
Bianca alla laurea, pochi giorni prima di iniziare il programma

mia Figlia ora

Solo dopo i “RISULTATI” (per me più che sorprendenti) ho iniziato a studiarne i motivi:
Ho deciso di parlarne e di scriverne in tutti i modi in cui ne possa essere capace, perchè è un argomento che tocca TUTTI da vicino.
Ho un passato molto denso alle spalle, perché ho frequentato per tanti anni un gruppo di auto-mutuo aiuto. Era per parenti di persone dipendenti dall’alcol.
Lì ho imparato a non sentirmi più sola e ad adottare gli strumenti utili per vivere meglio.
L’ho messo in pratica soprattutto non agendo solo di testa mia, perchè così mi ero ridotta alla disperazione!
Ho iniziato ad appoggiarmi a chi era riuscito ad uscirne, a persone simili a me, con i miei stessi problemi.
Ecco dunque che arrivo a quella che, secondo me, è un’altra dipendenza pesantissima dei giorni nostri, ossia quella del cibo.
Ingrassiamo a dismisura, sordi a tutti quelli che ci indicano la cattiva alimentazione come un pilastro di tante delle malattie del nostro tempo e, per farci forza, ricorriamo a battute di poco spessore o alle mode “curvy” inventate ad hoc.
Oltretutto ci ripromettiamo sempre di smettere, da “domani”, da “lunedì”, convinti che, quando ci sentiamo solo un pochino più motivati sarà possibilissimo.
E, piano piano, la nostra dipendenza cresce e i nostri disagi aumentano.
All’inizio, quella evidente, è solo una questione estetica poi i danni divengono, a volte, enormi.
E, più spesso di quanto crediamo, assolutamente insormontabili. Ce li siamo confezionati noi, evitando di riflettere.
Cerca, se vuoi, Valter Longo sul web
Perdere il peso in eccesso è necessario, cari amici, e mantenere un’alimentazione sana ancora di più!
Ma come uscire da questo loop di “vorrei ma tanto so che non ci riesco?”
Condivido ciò che ho fatto e ciò che vedo fare. Semplicissimo.
Sono necessari tre punti:
- la consapevolezza che quello che viviamo in conseguenza ad un’alimentazione sbagliata è un PROBLEMA. Non è un dettaglio, insomma, né un modo di essere: è un qualcosa che ci fa oggettivamente del male che dobbiamo risolvere o almeno migliorare. Visto che in tanti, definitivamente, ci riescono, “perchè io no?” è la domandare dobbiamo porci. Ripetutamente.
- avere in mano STRUMENTI per rendere la questione semplice. E rapida. Io li riassumo in a) pasti sostitutivi (che mi nutrono meglio e mi fanno spendere meno di quando mangio “normale”, soprattutto se STRAmangio) e un’integrazione efficace, che posso anche … rimandare ad un secondo momento, dopo cioè che mi sono resa personalmente conto dell’efficacia degli aiuti. É quello di cui io scrivo nel mio arcobaleno della salute
- essere inserite in un gruppo: non importa se all’inizio non credo che possa aiutare Il gruppo, e la sua sinergia, hanno aiutato e aiutano decine di MILIONI di persone ad uscire dalle dipendenze più svariate. Perchè mai Tu, Io o Chiunque dovremmo essere diversi? (cliccando sulle scritte in corsivo, puoi navigare su maggiori approfondimenti)
Per tutto ciò il rischio è pari a ZERO.
Tempo e Soldi che mancano sono, esclusivamente, Scuse!
Accetto che ti possa sembrare strana questa mia sicurezza.
Contattami, io sto molto meglio e così può essere anche per te.