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LA CANDELARIA A TENERIFE. COLLAGE N.3:

  • La Candelaria a Tenerife

La Candelaria, è un comune di Tenerife, che si chiama come la patrona dell’intero arcipelago, la Virgen de la Candelaria . Nell’immaginario collettivo, quando si dice Canarie si pensa subito al mare, alle vacanze. Anche per me, in fondo, tutto è partito dalla mia ansia di rimettermi in costume, quando sono venuta all’isola nel maggio del 2017.

Queste sono le sette isole che formano l’arcipelago, uniche bellezza e clima. Mi piace ricordare che anche l’uccellino che noi tutti conosciamo fin da bambini, porta il nome di canarino perché proviene dalle Canarie.

Si chiamano: Palma, Gomera, Tenerife, Gran Canaria, Fuerteventura, Lanzarote, Hierro e oltre al mare offrono arte, cultura e una natura sorprendente.

I primi abitatori dell’arcipelago sono stati i Guanches che risalgono al 200 a.C. Vivevano essenzialmente di agricoltura, di pastorizia e di caccia. Le loro abitazioni erano ricavate in caverne e seppellivano con molta attenzione i loro morti utilizzando un processo di inumazione simile a quello che gli antichi egizi riservavano ai faraoni.

Gli europei, spinti dalla bramosia di allargare i loro domini, fecero a gara per colonizzare l’arcipelago. All’inizio del quattrocento giunsero i normanni. In seguito, gli spagnoli. Fu un periodo segnato da continue lotte e massacri. Gli aborigeni venivano fatti prigionieri e venduti come schiavi. I pochi che potevano sopravvivere erano coloro che si adattavano per completo alla cultura degli invasori.

La Candelaria e i Menceyes, suoi guardiani

Ecco qui tre degli ultimi nove Menceyes, che oggi si stagliano tra cielo e mare, nella piazza della Basilica di Candelaria. Statue imponenti, michelangiolesche. I re guanches sono i leggendari figli di Tinerfe il Grande, che divise l’isola tra i suoi nove figli in relativi “menceyatos”. L’ultimo, Tinerfe, al quale si deve l’attuale nome dell’isola anticamente Chinet.

Resta l’incognita del loro aspetto fisico. L’altezza, oltre 1,80, il biondo colore dei capelli e l’azzurro degli occhi. Il corpo muscoloso coperto da pelli di animali. Suscita un po’ di stupore pensare che i guanches vivono con usi e costumi propri dell’ultimo periodo dell’Età’ della Pietra e in una ottima condizione di pace collaborativa. quando si scontrano con la cultura europea del Rinascimento.

Tenerife viene conquistata definitivamente nel 1498

 

  • La Candelaria a Tenerife e il suo Santuario

E torniamo … ad oggi, visitando il santuario della Madonna della Candelaria, ben custodita dai suoi nove guardiani. Nel 1392, qualche decennio prima dell’arrivo definitivo degli spagnoli, due pastori guanches di Tenerife, camminando lungo la spiaggia nei pressi di Chimisay, l’attuale Güímar, scorsero sopra una roccia una strana immagine. Incuriositi, i due aborigeni la presero e la portarono con sé. Poi, osservandola attentamente, ebbero il sospetto di trovarsi di fronte a uno spirito maligno. Solo dopo l’arrivo degli spagnoli si convinsero che quella immagine era come un segno di Dio. Presto edificarono in suo onore un santuario, meta di pellegrinaggi.

Il santuario-basilica della Candelaria è ritenuto uno dei più importanti monumenti architettonici delle Canarie. Ha una capienza di 5mila persone e il pellegrino che arriva a Tenerife ha il desiderio profondo nel cuore di sostare in preghiera davanti alla Vergine, la statua di una Madonna nera con una mezzaluna ai piedi. Non è interamente scolpita. Lo sono solo il volto e le mani. Il resto è coperto con mantelli di vari colori a seconda del calendario liturgico.

A Tenerife si celebrano soprattutto due feste per la Patrona dell’arcipelago: il 2 febbraio e il 15 agosto, quando arrivano a salutarla da paesi vicini e lontani delle isole decine di migliaia di fedeli, molti camminando in segno di voto e di profonda devozione.

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